La visione

Cinque minuti a mezzanotte. Si è appena conclusa la 25a edizione del CIVITONIX, il festival del fumetto d’autore e del gioco da tavolo. Un appuntamento divenuto oramai imperdibile per tutti gli appassionati di cultura ludica a 360 gradi: quelli che una volta venivano chiamati, in modo quasi dispregiativo, “nerd”.

Il Bosco del Primo Maggio, come ogni giugno, per due giorni, si è animato di colori, musica, personaggi importanti e tanta, tanta gente vogliosa di divertirsi, giocare e incontrare il proprio autore preferito. Seguo il flusso di persone, di appassionati, che si dirigono verso l’uscita e mentre lo faccio tenendo per mano mia moglie, improvvisamente mi balena in mente un ricordo. Sono passati tanti anni, ma le immagini dentro la mia testa sono vivide, pulsanti, le somatizzo con un lungo brivido. E allora, quasi inconsapevolmente, mi rimetto a pensare a quella volta che decidemmo di dare forma al nostro sogno, un sogno chiamato appunto Civitonix.

La nostra associazione (ci chiamavamo Jo.In, cioè “gioco intelligente”) aveva attraversato il difficile momento storico della pandemia: la lontananza, il distanziamento sociale e quindi l’impossibilità di riunirsi aveva provocato una profonda crisi interna e portati ad un passo dallo scioglimento. Riuscimmo tuttavia a superare “la notte” e a scongiurare la fine dell’associazione, compattandoci e dando finalmente una struttura organizzativa con ruoli e mansioni ben definiti ad ognuno di noi.

Dapprima le serate ludiche del martedi e del venerdi, poi la responsabilità della gestione dei primi piccoli eventi (l’area ludica della festa del patrono, il Natale in piazza con la celeberrima escape room del Grinch) infine la scommessa più grossa. Ricordo il momento in cui il nostro presidente, Dave (Sugoni) ci disse: ” Ho parlato con Giovanna Fortuna (a suo tempo assessore alla cultura), mi ha chiesto di organizzare un festival del gioco da tavolo, una sorta di Comix di Civita Castellana…io le ho dettoe chi ti manda? è una vita che lo voglio fare, ci sto!”

Entrata del Civitonix Boschetto Primo Maggio 11 giugno 2023

L’impegno era stato preso. Iniziarono le prime riunioni, dapprima “in presenza”, poi attraverso la piattaforma “discord” in cui si cercò di dare uno “scheletro” all’evento e crearne le fondamenta. Inutile dire che, fin da subito, risultò chiaro a tutti che ci stavamo confrontando con qualcosa di molto più grande di noi, di molto più complesso a livello organizzativo e logistico di tutto quello che avevamo fatto fino a quel momento.

Il tempo inoltre scarseggiava e noi, a 3 mesi dalla fatidica data dell’11 giugno, non avevamo ancora nulla di definito e certo.

I primi incontri furono piuttosto caotici, le idee si sovrapponevano insieme alle voci, punti di vista contrastanti e nervosismo li resero quasi inutili. Quasi. Perché piano piano, a forza di imbatterci in vicoli ciechi, riuscimmo a definire le macro aree dell’evento e al contempo ad affidare un compito specifico ad ognuno di noi.

Daniele Chiani si sarebbe occupato dell’area Food, Franco Frosio e Leonardo Massaccesi dell’area Shop, Andrea Riganelli e Lorenzo Nizzoli avrebbero gestito la comunicazione attraverso i Social.

Il sottoscritto insieme ad Alessio Farina si sarebbe occupato dell’aspetto amministrativo e burocratico mentre Simone Nardi dell’organizzazione della Pesca.

Luca Del Priore venne incaricato di cercare fondi tramite Sponsor, David Sugoni, Francesco Antonelli e Danilo Mecucci infine, avrebbero dovuto reperire gli ospiti sfruttando le loro conoscenze e gestire rispettivamente l’area Games e l’area Talk.

Francesco (Antonelli) non faceva parte dell’associazione. La sua presenza fu però essenziale, perché ci permise di inserire nell’evento tutto quello che riguardava il mondo dei fumetti. Anche Danilo (Mecucci), da semplice associato si integrò con disinvoltura nel gruppo di lavoro e ci aiutò molto suggerendo e contattando i vari personaggi che avrebbero animato poi il Civitonix.

Daniele Cristofani e Marco Mei, del famoso Studio Fotografico Da.Ma, anch’essi facenti parte dell’Associazione, iniziarono la loro collaborazione intervenendo proprio come fotografi ufficiali dell’evento.

La “mitica” avventura con Matt Aster

In quella primissima edizione riuscimmo a condensare, nell’unica giornata dell’evento, artisti del calibro di Fabio Ramacci, Luigi “Bigio” Cecchi, Samuele Giannicola, Virginia Salucci, Daniele “The Sando”, Elisabetta D’amico, Giorgia Rosati, Andrea Messi, Emiliana Pinna e il duo Passalacqua e Catalano (che a suo tempo si autoproducevano).

Pian piano, riunione dopo riunione, contrasto dopo contrasto, aggiustammo il “tiro” e il progetto prese la sua forma definitiva.

Sulla carta. Ma la parte più difficile doveva ancora arrivare.

La fatica e lo stress che caratterizzarono i due giorni antecedenti la data dell’11 giugno, mi pesano ancora oggi, a distanza di tanti anni. Furono giorni in cui, letteralmente, trasferimmo la nostra residenza presso il Bosco del Primo Maggio. Il montaggio degli stand ci costrinse infatti a piantonare l’area sino a tarda notte, aspettando che la vigilanza prendesse servizio e ci permettesse di andare a dormire. Insieme alla grande stanchezza però, ripenso anche con piacere a quelle serate, tutti insieme, seduti sulle panchine del boschetto a mangiare pizza e a bere birra in attesa del grande giorno…

E quel giorno poi arrivò davvero. Adesso che è passato tanto tempo, ho come l’impressione che ci rendemmo realmente conto di quello che avevamo fatto solo quando iniziarono ad arrivare gli artisti, i food truck e i negozianti. Improvvisamente avvertimmo sulla pelle l’enorme responsabilità di cui ci eravamo caricati, come organizzatori, nei confronti di tutti costoro.

I gazebi si riempivano di persone, venivano allestiti banchi da lavoro ed esposti oggetti e gadget, l’area food sembrava una piazzetta con mille profumi diversi a solleticare l’appetito, gli artisti prendevano posto nella galleria dell’area Comix, mentre il palchetto delle interviste (un piccolo gazebo con due sgabelli e l’impianto dell’amico Luca Paternesi) era già pronto per ospitare la sua corposa programmazione di talk e interviste.

L’area GAMES era stata data in gestione ai ragazzi di GDT Roma Players (che fecero un lavoro incredibile facendo giocare centinaia di persone per tutto il giorno) mentre accoglievamo ospiti del calibro di Daniele Tascini, Mattia Ceniti (Matt Aster), Marco Valtriani, Luigi Bove De feo, Diego Cerreti, Ercole Belloni e Leonardo Romano.

Avevamo addirittura chiamato L’Accademia della Forza e La Medieval Fencing APS, due associazioni di Terni per offrire l’esperienza del combattimento simulato medievale e moderno.

Poi la gente.

L’area giochi gestita dei GDT Roma Players

La gente iniziò ad entrare.

Per davvero! (Ancora oggi riesco a sentire l’emozione mista all’incredulità)

La paura e l’ansia si trasformarono in adrenalina pura. Mentre i visitatori iniziavano a fluire verso le varie location.

Inutile dire che Civitonix fu un grande successo. Oltre ogni nostra aspettativa. E la prova è che siamo ancora qui a raccontare di questo fantastico evento che si rinnova da ormai 25 anni….

La realtà

Ok lo ammetto, mi sono fatto prendere un po’ la mano. Ma raccogliendo le idee per poter scrivere questo articolo mi è venuto spontaneo volgere lo sguardo verso il futuro. Civitonix non vuole essere semplicemente l’evento che ha caratterizzato l’estate 2023 (almeno per quanto ci riguarda come associazione), ma la sensazione nostra è quella di aver finalmente creato un Festival che può vivere di vita propria perché pregno di contenuti e capace di catalizzare l’interesse di tutto quel mondo “nerd” sempre alla ricerca di novità e occasioni per divertirsi insieme.

La mia “visione” non ha nulla di pretenzioso e arrogante, ma rappresenta la speranza che tutto quello che abbiamo fatto, tutta la fatica, sia fisica che organizzativa, tutto il tempo impiegato a costruire da zero un evento che ha portato migliaia di persone a Civita Castellana, non vada sprecato. Oggi ci siamo noi dell’Associazione Jo.In. Domani chiunque abbia a cuore quello che la manifestazione rappresenta, cioè un momento di aggregazione ludico/culturale, chiunque potrà prenderne le redini e alimentarne il ciclo.

Lo staff JoIn al gran completo.

Oggi ci godiamo gli attestati di stima e i complimenti ricevuti, perché è giusto cosi. Ma quello che realmente ci riempie di orgoglio è la prospettiva di ciò che sarà o che potrà essere. Un doveroso ringraziamento va all’amministrazione Comunale ed in particolare all’assessore Giovanna Fortuna per aver creduto nel nostro gruppo e a tutte le realtà imprenditoriali che hanno contribuito e finanziato il progetto.

Forse qualcosa sta veramente cambiando. Speriamo di aver “giocato la carta giusta” al momento giusto.

Adriano “Soki72” Lorenzin

PS: un ringraziamento particolare e sentito anche ad Alessio Fileni, Sascha Munzi, Luna Brizzi, Michela Nizzoli, Denisa Lacanu, Maria D’Angelo, Beatrice Farina e Marta Scriboni per avere fattivamente contribuito alla realizzazione dell’evento, aiutandoci nel montaggio ( e smontaggio) delle attrezzature, nella gestione dell’area Wood e nell’accoglienza al desk. Grazie. Di tutto.



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Adriano "Soki72" Lorenzin
Videogiocatore da sempre, cresciuto tra Atari, Commodore 16 e PSOne, la mia “sfortuna” è stata quella di incontrare gli amici della Tana dei Goblin che hanno risvegliato in me l’amore mai sopito per il boardgame. Da allora intavolo che è un piacere e tutte le settimane metto a repentaglio il mio equilibrio familiare riempiendo casa di famelici nerd scrocca dolci. Dopo l’esperienza editoriale vissuta qualche anno fa con la rivista Game Republic, PlayMoondo rappresenta la nuova sfida.