In questo appuntamento, cercerò di spiegare Sulle tracce di Marco Polo. Strategico con piazzamento lavoratori (emh.. dadi), asimmetrico da 2 a 4 giocatori, uscito nel 2015, creato da Davide Tascini e Simone Luciani. Quest’ultimo tra le altre cose co-autore di Barrage, gioco in uscita in questi giorni, che sta facendo letteralmente impazzire i social.
Sulla via della seta.
Nel gioco partirete da Venezia nei panni di mercanti, percorrerete rotte commerciali verso l’Asia per acquisire merci (oro,seta,pepe) e cocludere contratti (che vi forniranno bonus e punti vittoria). Per farlo avrete a disposizione 5 o più dadi che userete per metterli nei vari spazi azione. Qualcuno di voi potrebbe storcere il naso appena ho scritto dadi, ma potete stare tranquilli! La sfortuna può essere in parte mitigata consumando cammelli (una risorsa fondamentale per fare diverse azioni). Inoltre il gioco prevede una compensazione in oro e cammelli per punteggi particolarmente bassi.
Chi primo arriva, meglio alloggia.
Gli spazi azione sono di diverso tipo: alcuni di loro possono essere fatti solo dal primo giocatore che piazza i dadi, altri possono essere fatti anche da più persone, ma quelli che arrivano dopo dovranno pagare monete. Quindi fate attenzione a pianificare le vostre mosse, se arrivate secondi potrebbe costarvi caro!
Viaggiare come Marco Polo
In Marco Polo ogni volta che vi fermerete in una città viaggiando in giro per il mondo, potrete piazzare uno dei vostri 9 avamposti commerciali. Metterli tutti (molto difficile) vi darà punti vittoria a fine partita. Effettuare questa azione vi permetterà anche di completare le carte obbiettivo che vi saranno date durante il setup iniziale: esse infatti rappresentano luoghi dove dovrete fare tappa per avere ulteriori punti vittoria. Le città possono essere di due tipi: piccole dove ci saranno delle rendite di inizo turno e grandi che daranno un bonus al primo giocatore che ci arriva e sbloccheranno altri spazi azione (diversi ad ogni partita).
Partita che fai, mercante che trovi
Una particolare menzione per i mercanti (se non ricordo male ce ne sono 8 diversi), ognuno con una propria abilità, che permettono una buona rigiocabilità e dovrete giocarli ogni volta con una strategia diversa.
Conclusioni
Così tante cose da fare e così poco tempo per farle!!! In Marco Polo vi renderete presto conto che 5 turni non sono poi così molti per fare tutto ciò che avevate pianificato. L’ho portato questa estate in vacanza con gli amici e dopo un paio di partite ho rivalutato questo titolo italianissimo, che nel 2015 ha vinto il Deutcher Spiele Preis e l’International Gamers Award. La presenza di mercanti con abilità uniche e il fatto che ogni volta le città avranno bonus e azioni differenti, prevedono un approccio alla partita ogni volta diverso. Ciò garantisce una buona rigiocabilità. A mio avviso l’unica cosa che forse potevano migliorare è il bilanciamento dei mercanti: alcuni potrebbero risultare più forti di altri. Nonostante ciò consiglio vivamente di rispolverare questo titolo o di procurarvene una copia se non lo avete mai giocato: ne vale la pena!
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