Dimenticate i vetusti materiali, l’inconsistenza delle tessere e l’essenzialità del gioco originale: qui siamo di fronte ad una super produzione che mostra tutti i suoi muscoli proponendoci una “remastered” da mille e una notte! Glen More II Chronicles ci catapulta di nuovo nel verde delle valli scozzesi e lo fa con una componentistica sontuosa e un pieno di novità!

Nel 2010 Alea pubblica Glen More, opera prima di uno sconosciuto Matthias Cramer (successivamente autore di titoli come Rococò, Lancaster e Watergate). Il gioco, un classico posizionamento tessere e gestione risorse, cattura subito l’attenzione del pubblico grazie al particolare sistema di turnazione: il primo a muovere è infatti sempre l’ultimo sul tracciato!

Questa particolare meccanica consentirà al gioco di divenire fin da subito un gioiellino di semplicità e immediatezza con una buona dose di profondità strategica e rigiocabilità.

Semplicità ed eleganza

Il tabellone è un semplice tracciato di 14 caselle vuote che andranno ad ospitare le tessere. Queste rappresentano edifici, castelli, distillerie ecc che hanno generalmente un costo d’acquisto in risorse, evidenziato in alto a sinistra e un simbolo di produzione in basso al centro.

I giocatori, una volta posizionati i propri capo clan sul tabellone svolgeranno il proprio turno. Non c’è un vero e proprio ordine ma a muovere sarà sempre colui che si trova più indietro rispetto a tutti. In Glen More l’autore pone l’accento strategico proprio sul movimento. Un po’ come succede nel recente Heaven & Ale di Andreas Schmidt e Michael Kiesling , non ci sono limiti al numero di “passi” che possiamo fare. Sta a noi decidere se fare un grande balzo e accaparrarsi la tessera “golosa” consapevoli di procrastinare a “data da destinarsi” il proprio prossimo turno, oppure prendere le tessere più vicine e fare più turni ravvicinati o addirittura consecutivi.

L’obiettivo del gioco sarà poi quello di costruire il proprio villaggio posizionando le tessere acquisite. Ogni volta che lo faremo oltre alla stessa si attiveranno tutte le tessere adiacenti. Produrremo cosi risorse ( per prendere nuove tessere ) e movimento per espandere tramite i nostri membri del clan il nostro villaggio.

L’ultimo chiuda il…punteggio

Alla fine di ognuna delle 3 pile di tessere si attiverà un conteggio che riguarderà le tessere speciali (quelle acquisite tramite luoghi particolari), i barili di whiskey prodotti e i membri del nostro clan promossi al parlamento. Chi ne ha di meno oltre a non prendere punti fungerà da “metro di paragone”: ogni giocatore calcolerà la differenza tra questo valore minimo e il proprio e una apposita tabella determinerà i punti conquistati.

In questa sede metterò in risalto le differenze tra la vecchia e la nuovissima edizione del gioco pubblicata in Italia dalla GateonGames.

Signori, andiamo in Scozia e godiamoci la splendida valle di Glen More II Chronicles.

Glen More II Chronicles Scatola
Glen More II scatola

Un whisky d’annata

Il gusto, il profumo e la morbidezza (ehmm voglio dire…la struttura) del titolo è praticamente rimasta la stessa. Rispetto all’originale sono state inserite solo due piccole modifiche:

  • In Chronicles non esiste più il “fantomatico” Parlamento in cui inviare (leggi eliminare) definitivamente i membri del nostro Clan. Adesso vengono conteggiati quelli presenti nel nostro Castello iniziale. In soldoni, non saremo costretti a perdere i nostri membri in modo definitivo ma solo a “parcheggiarli” dentro le mura del nostro Castello. Potremo rimetterli in gioco quando vogliamo semplicemente muovendoli.
  • Il posizionamento delle tessere non è più vincolato dai trattini colorati da far combaciare ai lati delle stesse. L’unico limite riguarda adesso quelle raffiguranti un fiume: queste dovranno necessariamente essere collocate a destra o a sinistra della nostra tessera iniziale, in corrispondenza del fiume che la attraversa orizzontalmente.
Glen More II Chronicles Meeple personalizzati e tessere Castello
Meeple custom e plance “Castello” iniziali con fiume centrale

La vera e propria novità è rappresentata invece della Plancia dei Clan. Tra le tessere che possiamo prendere ci sono adesso quelle che rappresentano Personaggi storici importanti. Queste non dovranno essere posizionate nel nostro villaggio seguendo le comuni regole, ma le dovremo semplicemente collezionare davanti a noi.

Glen More II Chronicles Tessera Personaggio
Glen More II Tessera Personaggio

Oltre ad essere un elemento che ci consente di ottenere punti vittoria durante ognuna delle quattro Fasi di Calcolo, le tessere Personaggio ci permettono di stringere alleanze con i più importanti Clan di Scozia.

Glen More II Chronicles Plancia dei Clan di Scozia
Glen More II Mappa dei Clan

In pratica potremo collocare uno dei nostri segnalini su uno dei 22 scudi impressi sulla plancia. Ognuno di essi ci darà un benefit immediato, come risorse, riattivazione di particolari tessere del nostro villaggio o punti vittoria, oppure una abilità per tutta la durata della partita.

Glen More II Chronicles: plancia principale

Glen More…Legacy?

Quel “Chronicles” aggiunto al titolo ha creato non pochi dubbi al momento in cui, circa un anno fa, è stato presentato il progetto kickstarter (che, tra l’altro ha raggiunto il “funded” in poco più di 3 ore ottenendo un finanziamento complessivo di ben 193.850 euro con 3656 backers).

In realtà non c’è mai stata nessuna componente “legacy” e le Cronache non sono altro che 8 mini espansioni (9 con l’esclusiva kickstarter) che vanno a modificare più o meno significativamente il gameplay del gioco base senza stravolgerlo eccessivamente.

Le storie degli antichi Clan di Scozia

Le otto Cronache sono presentate nel regolamento in modo molto originale. Ognuna ci introduce ad un evento storico, una usanza o un prodotto tipico attraverso un piccolo preambolo che ci fornisce anche curiose notizie riguardo il popolo scozzese e il suo territorio.

Per ognuna di esse vengono riepilogati intelligentemente gli elementi di gioco aggiuntivi, quali tessere speciali, carte e nuove pedine e come esse andranno a modificare il setup iniziale. Davvero un bel lavoro, utile soprattutto al momento dell’unboxing in quanto ci permette di suddividere i materiali in modo ordinato e corretto.

Glen More II Chronicles Scatola libro delle espansioni
Le scatoline delle Cronache

Ogni espansione inoltre trova alloggio in una bellissima scatolina di cartone rigido che raffigura un vecchio libro. Devo dire che l’effetto finale, una volta riposto il tutto nel comodo organizer in plastica incluso nella scatola è davvero fantastico.

Glen More II Chronicles Inserto in plastica
Glen More II Organizer

Vediamo oggi che “espansione ” mi metto…

Una cosa che ho molto apprezzato nel regolamento è l’indicazione per ogni espansione dei minuti in più che essa aggiunge alla durata del gioco base ( le tempistiche riportate sono abbastanza veritiere ) e il grado di difficoltà della stessa. Questo ci permette di personalizzare l’esperienza di gioco in base al gruppo di persone che abbiamo al tavolo e al tempo a nostra disposizione.

Proprio perché avremo massima libertà nel decidere quali e quante espansioni inserire nella nostra partita, alcune di esse, che spingono molto sull’interazione, presentano elementi ( carte e segnalini ) che dovranno essere utilizzati solo se si aggiungono altre specifiche espansioni.

Glen More II Chronicles Espansione VIII
VIII Cronaca: Penny Mobster

Nella VIII Cronaca, ad esempio dovremo fare i conti con i famigerati Penny Mobster, i famosi bulli che imperversavano nel 1870 per le strade di Glasgow. Ebbene, 7 carte su 16 sono legate alle altre espansioni ed introducono singolari interazioni tra i diversi moduli.

Nel regolamento, inoltre, vengono risolti con appositi approfondimenti tutti gli eventuali dubbi scaturenti tra le diverse regole ed eccezioni portate dalle espansioni. Ottimo esempio di cura del dettaglio e soprattutto di adeguato play test del gioco!

Whisky, haggis e barche a remi.

Glen More II Chronicles Espansione I
La prima Cronaca: regata di barche a remi

Ogni espansione caratterizza in modo importante il gameplay introducendo una sfida che, se ben giocata, può fare la differenza nel computo finale dei punti. Saremo impegnati in una regata di barche a remi nelle Highland scozzesi (stando attenti a non arrivare ultimi per non incorrere in pesanti penalità ), oppure dovremo trasformarci in produttori di ottimo Whisky Single Malt o del tipico pudding scozzese, l’Haggis.

Alcune di esse ci faranno riscoprire una serie di interessanti avvenimenti storici introducendo particolari carte luogo, oppure semplicemente avremo a disposizione tanti mini obiettivi da centrare per incrementare a fine partita il nostro scoring.

Insomma, senza spoilerare il contenuto di ciascuna espansione ma lasciandovi il gusto di “assaporarle” lentamente una ad una posso tranquillamente dire che l’esperimento “Chronicles” ha funzionato. Ogni espansione trasforma Glen More in un giocattolo nuovo tutto da scoprire, mantenendo al contempo l’eleganza e l’immediatezza delle sue meccaniche di base.

Componentistica e conclusioni

Il gioco ha subito un restyling totale. Le tessere, le plance e in generale tutti i componenti in cartoncino sono adesso spessi e resistenti. La grafica è stata completamente rinnovata e la simbologia utilizzata risulta chiara e semplice da capire. Comunque tutti i simboli vengono spiegati dettagliatamente sul regolamento che risulta ben fatto, pieno di esempi e immagini esplicative.

Tutti i componenti in legno sono adesso belli grandi, sagomati, e di ottima qualità. I quattro clan hanno meeple personalizzati con tanto di adesivi da applicare per renderli ancora più belli. Insomma una vera gioia per gli occhi.

II Cronaca: la montagna Highlander

In conclusione, Glen More II Chronicles non tradisce le aspettative e migliora l’originale sia nella componentistica che nella rigiocabilità, grazie alle otto espansioni incluse. Certo, il prezzo risulta essere un po’ altino (circa 75 euro ndr) ma già dalla scatola si capisce che di carne al fuoco ce n’è abbastanza.

Insomma, un “must have” per chi ha già amato il gioco di Matthias Cramer e un bellissimo modo per conoscere una piccola perla ludica, finalmente tirata a lucido, per tutti gli altri.



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Adriano "Soki72" Lorenzin
Videogiocatore da sempre, cresciuto tra Atari, Commodore 16 e PSOne, la mia “sfortuna” è stata quella di incontrare gli amici della Tana dei Goblin che hanno risvegliato in me l’amore mai sopito per il boardgame. Da allora intavolo che è un piacere e tutte le settimane metto a repentaglio il mio equilibrio familiare riempiendo casa di famelici nerd scrocca dolci. Dopo l’esperienza editoriale vissuta qualche anno fa con la rivista Game Republic, PlayMoondo rappresenta la nuova sfida.