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Time of Soccer: L’adrenalina del gioco più bello del mondo sui nostri tavoli

Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente“.

Al Pacino

Nel 2014, una piccola casa spagnola, la Last Level Games, grazie al colpo di genio dell’autore Antonio “Lipschitzz” Becierra, faceva uscire quello che ad oggi possiamo indicare come un capostipite dei giochi manageriali di calcio, quel Time of Soccer passato troppo in sordina rispetto al suo valore reale. Qui alla redazione di Mondo play analizzeremo il gioco per voi.

Di Scout e Osservatori:

Aprendo la scatola, già si ha l’impressione di un gioco ben fatto: tutto è organizzato alla perfezione, con le plance giocatore pulite e leggibili e un tabellone centrale non troppo grande ma perfetto.

Passando al gioco, ogni giocatore ha una squadra da portare alla vittoria del campionato e possibilmente della coppa, contro gli altri giocatori e contro dei bot, che porteranno sempre e comunque a disputare un campionato a sei squadre e una coppa a otto (se si gioca in meno di quattro, le squadre dei giocatori mancanti diventano bot).

Nel corso delle 10 settimane (turni) di gioco quindi, dovremo cercare di spostarci lungo il tabellone che rappresenta un’ipotetica città, alla ricerca del giocatore giusto per la nostra squadra, ma non solo, anche di allenatori, collaboratori tecnici, ufficio stampa, direttore sportivo, scout e di contratti pubblicitari e comunicati stampa che ci porteranno soldi e punti vittoria a fine partita.

Il tabellone

Fischio d’inizio!

Come detto dura dieci settimane, ognuna delle quali è composta da sette giorni (e fin qui, direi che ci siamo no?! NdA). Il Lunedì si calcolano le entrate e si percepiscono i soldi da poter spendere (se il nostro bilancio è in positivo) e dal Martedì al Sabato si susseguiranno dei giorni di mercato: muovendo la propria auto lungo le strade che dividono le tessere disponibili, andremo ad acquistare. E qui viene il bello! La nostra macchina non potrà muoversi in qualsiasi direzione, ma dovrà seguire le frecce stampate su ogni incrocio. All’inizio del gioco ognuno avrà uno scout che limiterà gli spostamenti a TRE, poi pian piano potremo acquistare staff più competenti ed arrivare fino a SEI spostamenti per turno! Ogni tessera inoltre ha un’entrata diversa dalle altre, cosicché non basterà solo l’adiacenza per poterla acquistare, bisognerà proprio trovarsi all’entrata della stessa!

Potremo però anche forzare un acquisto di una tessera adiacente (non con l’entrata a portata di movimento), sfruttando il nostro direttore sportivo ed un tiro sulla sua abilità (si lancia 1d6 e si verifica se si potrà forzare l’acquisto e l’eventuale sovrapprezzo da pagare). Ne conviene, che arrivare a tutte le tessere, non sarà per nulla facile!

Il 5-5-5 modulo a farfalla

Cito il grande Lino Banfi (L’allenatore nel pallone NdA), per spiegare velocemente come funziona la squadra: Il modulo è sempre quello per ogni giocatore, il classico 4-4-2, influenzato però dal primo allenatore, che ci indicherà quali posizioni in campo giocheranno in difesa o attacco. Ogni tessera giocatore infatti ha diversi valori numerici, ma si useranno soltanto quelli specifici del modulo e della posizione (Es: un terzino che gioca in attacco, conterà il suo valore di cross e non il suo valore di difesa).

Inoltre alcuni giocatori hanno delle abilità di passaggio, cross, gioco di squadra, che se collegate col compagno vicino faranno aumentare la relativa caratteristica in base al ruolo (Attacco o difesa)

Plancia del giocatore

L’attacco è la miglior difesa… O no?

In Time of soccer la partita sarà gestita dal tiro dei dadi, quindi se non siete amanti di un pò di sana alea, lasciate perdere questo gioco! Come spiegato, la somma dei valori dei giocatori schierati darà il nostro valore di attacco e difesa. Questo valore andrà ad indicare un Livello di “bravura”.

Partendo dal giocatore in trasferta, questo tirerà 6d6: Ogni 5 o 6 sarà un “colpo a segno”. Il nostro livello indicherà per ogni colpo a segno quanti tiri avremo effettuato! Il giocatore in difesa farà la stessa cosa tirando però 5d6, e andando a calcolare quante parate ha effettuato. Se il valore è positivo, QUELLI SARANNO I GOAL SUBITI! Fatto questo, sarà la volta del giocatore in casa attaccare, per vedere quanti goal eventualmente avrà segnato. Tirerà così i suoi 6d6 andando a vedere le occasioni da goal, per poi passare i dadi al giocatore in difesa che tirerà i suoi 5d6.

Fine stagione!

Lo ammetto, a me questo gioco piace, e piace di brutto. La tessera da rubare al tuo avversario, l’adrenalina del tiro dei dadi per vedere l’esito delle partite, gli accoppiamenti di coppa ed il passare il turno a spese di un altro giocatore, i soldi contati da gestire per non rimaner senza al momento sbagliato… Time of soccer ha tutto questo, tutta l’adrenalina di un campionato in un gioco di 3 ore (Si, la prima partita durerà questo tempo). Certo il prezzo non aiuta (60€ circa), ma questo titolo è ormai introvabile, segno evidente che è valido e non banale. Giocandolo inoltre ti accorgi che ogni cosa è al punto giusto e tutto concorre in maniera perfetta alla linearità di un gioco “DI DADI”. Anche gli stessi punti vittoria finali non sono “a caso”.

Vincere non è l’unica cosa che conta

E’ vero che ad ognuno piacerebbe vincere il campionato o la coppa, ma per vincere a Time of Soccer non sono indispensabili! Oltre a quello avremo punti per le nostre caratteristiche attacco e difesa, per i nostri fans, per i comunicati stampa presi durante la partita e per i soldi che avremo risparmiato… Tutto questo per dimostrare che non ci troviamo davanti ad un banale “tiriamo i dadi e vediamo cosa succede”: tutto alla fine, se fatto in maniera corretta, porterà punti vittoria.

Un must have secondo me, anche per chi non ama il calcio. Ci troviamo di fronte ad un gestionale matematicamente perfetto. E quel pizzico di fortuna aiuta a farti calare ancor di più nella parte del presidente di una squadra di calcio, che alla fine di una giornata di campionato, dopo una sconfitta immeritata, davanti alle telecamere di solito esclama: “Eppure la squadra e’ stata costruita per vincere, oggi è andata male, ma noi siamo forti e pronti a lottare fino all’ultima giornata!”

Una situazione di gioco

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Pubblicato da
David "Dave 2306" Sugoni

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