Dopo Cryptid, la Osprey games sforna un altro gioiellino da due giocatori: Undaunted, un deck-building tattico, giocabile anche in modalità campagna, frutto del lavoro della coppia di autori: David Thompson e Trevor Benjamin. Mondo Play l’ha subito provato per voi!
Giugno 1944. Il D-Day è passato da pochissimi giorni, gli alleati hanno rotto le difese dell’Asse e le rive della Normandia sono cadute. Ora, è tempo di entrare nel cuore della Francia…… O di resistere….
E’ questo infatti il tema di Undaunted, wargame medio per due giocatori, giocabile come campagna o scenari singoli. Un piccolo gioiello, targato Osprey Games, che dopo Cryptid, segna un altro punto nettamente a favore per la casa editrice di Oxford… Ma andiamo con ordine…
La componentistica di Undaunted è, strano a dirlo, uno dei punti di forza maggiori.
Ogni componente trova posto nell’inserto della scatola, disegnato per riporre tutti i pezzi in maniera precisa; Qualche perplessità sul portacarte, che probabilmente, una volta imbustate, non ci staranno più…
Ma andiamo al gameplay, e all’innovazione che questo titolo si permette di aggiungere ad un mondo, quello dei wargame, già decisamente sfruttato.
Ogni scenario (ce ne sono 12 nel libro nella scatola NdA), prevede la preparazione del terreno di guerriglia tramite le tessere terreno. Dopodiché vengono schierate le truppe sul campo e definiti gli obiettivi, di solito diversi per le due fazioni. Per ultimo, vengono preparati i mazzi dei giocatori, con ogni scenario che definisce le truppe disponibili e i rinforzi da acquistare.
Ogni giocatore avrà quindi un mazzo di pesca iniziale e una riserva di carte, dalla quale poter acquistare nuovi rinforzi da inserire via via nel proprio mazzo.
Una volta pronti si inizia, con ogni giocatore che pesca 4 carte dal proprio mazzo
Da queste 4 carte, UNA verrà utilizzata per determinare l’iniziativa del turno, le altre 3 per effettuare le azioni nel proprio turno
Ogni carta infatti, ha un proprio valore di inziativa, la lettera della squadra a cui appartiene (A, B o C), la propria specializzazione tra fucilieri, mitragliatori, scout, operatori di mortaio ecc, e da 1 a 4 azioni dalle quali poter scegliere quelle del proprio turno.
Determinata l’iniziativa quindi, il giocatore che ha quella più alta, svolge il proprio turno, giocando una ad una le carte dalla propria mano per svolgere una o più delle seguenti azioni (Con X si indica un numero variabile, che determinerà la forza dell’azione)
Le ultime tre azioni disponibili sono quelle di combattimento:
Attaccare, Sopprimere e Bombardare
Con queste 3 azioni, i giocatori cercheranno di eliminare le truppe avversarie per conquistare le tessere obiettivo valide per la vittoria: Con Sopprimere, l’attaccante farà fuoco sul nemico, non eliminandolo ma cercando di ritardarne le azioni, mentre Attaccare e Bombardare serviranno per cercare di eliminare le truppe dal campo. Ognuna di queste azioni è risolta allo stesso modo, sebbene il risultato finale sia diverso:
Si determina il bersaglio dell’attacco, che, udite udite, può essere qualsiasi avversario sul campo, a determinare che in guerra non esiste una vera e propria distanza oltre la quale non poter sparare. Dopodiché si determina il valore di difesa del bersaglio, dato da: Valore base stampato sul segnalino + valore di difesa della tessera (stampato sulla tessera stessa) + distanza dell’attaccante dal difensore (+1 per ogni tessera oltre quella dell’attaccante, fino al difensore)
Dopodiché si lancia il dado a 10 facce: un risultato uguale o superiore al valore totale di difesa è un colpo a segno (un 10 è sempre colpo, a prescindere dalla difesa del bersaglio). Se c’è stato un colpo, l’attacco si risolve in questa maniera per ogni azione:
Vince il giocatore che riesce per primo a soddisfare il proprio obiettivo
Undaunted, per molte settimane nella hotness di molti siti specializzati, si dimostra per quello che è: un ottimo wargame medio, che necessita di molta tattica e intuizione, e che, a differenza di quello che può sembrare, lascia molto poco alla casualità dei dadi. Partita dopo partita si riesce a capire che non serve soltanto riempire il proprio mazzo di truppe per vincere, ma è necessario un attento studio dello scenario e delle mosse dell’avversario. Un perfetto entry level nel mondo dei wargame insomma, con meccaniche facili da comprendere e da giocare, ma non senza una profondità strategica che lo rende un titolo veramente tosto da padroneggiare. Ad un passo dalla perfezione insomma, potrebbe pagare un pò di ripetitività nel lungo termine… Ma gli autori Thompson e Benjamin, hanno già annunciato un’espansione con nuovi scenari e l’introduzione dei veicoli… Abbiamo già l’acquolina in bocca ed il portafogli mezzo aperto!
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