Mi chiamo Rick Grimes; sono, o meglio ero, un poliziotto di un paese del Kentucky. Ho deciso di scrivere questo diario perché mi aiuta a rimanere lucido in questo periodo e perché è giusto che anche quando non ci sarò più, tutti sappiano cosa ho vissuto. Cosa abbiamo vissuto.
Ero in servizio con il mio amico e collega Shane; un giorno normale come tanti altri, quando arriva una comunicazione alla radio di servizio: un pick up è in fuga con a bordo un uomo armato. Partiamo immediatamente e dopo un breve inseguimento riusciamo finalmente a raggiungerlo e a bloccarlo in qualche modo, ma il bastardo inizia a spararci addosso con un fucile! Ho cercato, facendomi coprire da Shane, di avvicinarmi ma il tizio in qualche modo mi ha colpito a una spalla. E tutto si è fatto buio.
Mi sono risvegliato in una stanza di quello che ho pensato essere un ospedale. Sono stato in coma non so per quanto tempo. Ho chiamato aiuto ma non ho ricevuto alcuna risposta. Mi sono alzato ma sono caduto più di una volta: le gambe non mi facevano stare in piedi. Mi sono vestito e sono uscito. L’ospedale sembrava completamente vuoto, nessuno in giro, nessun rumore. Ho notato una porta chiusa con una sbarra alle maniglie. L’ho tolta e quello che ho visto mi ha gelato il sangue: era la mensa e c’erano decine di persone che a una prima occhiata sembravano o ferite o mutilate. Il più vicino a me come mi ha visto mi si è avventato contro e la cosa strana è che sembrava volesse mordermi. Stava riuscendo ad avere la meglio quando, nella lotta, siamo caduti dalle scale. Nella caduta ho sentito uno schiocco secco e quando mi sono rialzato ho capito che il collo di quell’uomo si era rotto vista la sua innaturale posizione.
Sono riuscito a uscire dall’ospedale. Sui marciapiedi, sulle macchine era pieno di corpi in putrefazione. Mi sono avviato verso casa; dopo un po’ in mezzo ad un campo mi è sembrato di vedere un volante di una bicicletta: finalmente un mezzo di trasporto. Purtroppo vicino c’era il corpo di un ragazzino. Era stato divorato da qualcosa e la cosa ancora più strana era che, mentre agitava convulsamente quello che restava delle sue braccia verso di me, sembrava uscirgli dalla bocca uno strano verso…. Ho preso la bicicletta e sono corso via con le lacrime agli occhi… Che diavolo stava succedendo?
Arrivato a casa mi sono accorto che la porta era aperta, ho girato tutte le stanze chiamando mia moglie e mio figlio, Lory e Carl, ma nessuno ha risposto: sembrava che qualcuno avesse preso lo stretto necessario per andarsene di corsa. Forse erano andati in un posto più sicuro? Lo sconforto mi ha fatto crollare, sono andato fuori, sul marciapiede, e ho iniziato a piangere come un bambino… Chissà dove erano?Poi un gran colpo alla testa….e tutto si è rifatto buio….
Mi sono risvegliato sdraiato su un divano e ho subito riconosciuto un uomo e quello che doveva essere suo figlio: stavano preparando la cena ( o quello che sembrava): si sono presentati e scusati immediatamente per avermi colpito con una pala pensando fossi una di quelle cose: sono Morgan e Douane. Ho iniziato quindi a capirne di più: Morgan mi ha spiegato che i media sono spariti nel giro di qualche settimana, quelle cose possono essere fermate grazie a un forte colpo alla testa, e che il governo ha chiesto di riunirsi nelle grandi città perché meglio difendibili. (Morgan non lo ha fatto mi sono dimenticato di chiedergli il perché).
Sono quindi giunto a una conclusione: la famiglia di Lory è ad Atlanta, 5 ore di auto, devo andarci, sicuramente sono là. Mi sono fatto accompagnare in centrale dove ho fatto un bel rifornimento di armi e trovato la mia altra divisa. Ho dato qualcosa anche a Morgan, gli servirà; fuori c’erano due auto: ho preso quella in condizioni migliori e sono partito: Atlanta è la mia unica speranza, la mia famiglia DEVE trovarsi per forza là…
Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
Venti e uno... Venti e due... Venti eeee TRE! Aggiudicato! Parlando di aste, spesso si…
Si avvicina quel periodo dell'anno in cui scegliere cosa giocare o cosa regalare ai nostri…
Manca poco meno di un mese all'inizio della Fiera del gioco in scatola più grande…
Il racconto della prima edizione del Civitonix, tra dubbi, incertezze, paure e tanta, tanta determinazione…
Una chiacchierata con l'amico e Presidente della TdG di Civita Castellana, Dave Sugoni: tra passato,…
Anche nel mondo ludico, proporre una buona idea non è sufficiente per decretare il successo…