Newman è una serie Webcomics creata da Josh Ulrich, illustratore e autore che ha pubblicato le sue opere sin dal 2005. La serie ha fatto la sua comparsa nel circuito nel 2015 e racconta le avventure di Newman (nell’immagine il tipo coi capelli neri) e Gwen la sua partner nel dipartimento di rimozione creature magiche.
L’universo di Newman è una fusione tra il nostro e quello del fantasy che conosciamo. Elfi, Drow, Gnomi, Orchi e tante altre razze sostituiscono gli umani nelle attività di ogni giorno: architetti, insegnanti, poliziotti, maghi…insomma il solito.
La storia ruota intorno ai due protagonisti: Newman, uno gnomo molto diretto, e Gwen, una drow dallo stile punk, che lavorano in una sorta di dipartimento di polizia..solo che il loro dipartimento di polizia si occupa della rimozione (uccisione) di creature magiche fuori controllo.
Più o meno come i disinfestatori, solo che hanno distintivi e armi al posto di bombole di pesticidi ,il che rende tutto più figo.
Seguendo gli incarichi di rimozione di creature magiche i due scopriranno una serie di misteri e complotti molto più intricati di quanto ci si spetta.
Lo stile con cui è disegnato e scritto Newman è gradevole e leggero. I disegni, nel corso della serie, migliorano, divenendo meno spigolosi e più leggeri nel tratto, rendendo la lettura più piacevole. Nel primo capitolo Gwen e Newman avevano i tratti così marcati che non ero riuscito a capire che lei fosse una lei!
La storia, anche se richiederebbe un po’ di serietà da parte dei due, resta molto leggera e ironica. Battute e atteggiamenti infantili rendono il tutto più giocoso, anche sull’orlo di morte certa.
Si ha anche un’evoluzione dei protagonisti. Newman si presenta come uno gnomo burbero e poco incline alla chiacchiere, abbastanza freddo in verità, per poi venir “sciolto” da Gwen.
Gwen, dal canto suo, da irresponsabile, abituata a coprire le sue paure con il sarcasmo diviene una persona, (si dice anche per i Drow?), molto più onesta senza perdere la sua vena ironica e sarcastica.
La serie in sé è da leggere, non una lettura profonda con complesse psicologie, ma decisamente piacevole da seguire.
Un paio di punti a sfavore vanno però detti: in alcune occasioni, specie nelle scene di azione più concitate, le scene sono troppo distanti tra di loro.
Se in una vignetta erano impegnati a preparare una trappola per fermare una creatura, nella vignetta dopo la creatura cade già nella trappola. Questi “balzi temporali” così lunghi rallentano, a mio avviso, le scene, rendendole più come una serie di fotografie che come una storia narrata.
Il secondo punto a sfavore è che, nonostante l’evoluzione dei personaggi e le interazioni con altri personaggi della serie, le scene comiche ruotano sempre intorno ai soliti tormentoni che alla lunga stancano un pochino.
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