Un grosso tentacolo aveva afferrato la piccola nave, navigare troppo vicino l’abisso aveva i suoi rischi ma il gioco valeva la candela.
Il capitano era preso al timone, intento a scrollarsi di dosso il fastidioso predatore. Avevano ricevuto un sacco di soldi per trasportare quella donna e la sua guardia del corpo, ma nessuna cifra avrebbe ripagato le loro vite.
Doveva fare qualcosa, e in fretta!
Lady Blackbird, creato da John Harper, è un gdr free to play con ambientazione steampunk di tipo narrativo. Play mondo, come sempre, è pronto a sviscerarlo per tutti voi!
Il gioco si sviluppa intorno alla misteriosa Lady blackbird, il cui vero nome è Natasha Syri, una nobile che per sfuggire al suo matrimonio combinato, decide di scappare di casa e ingaggiare una ciurma di contrabbandieri. Il suo scopo è farsi portare dal suo vecchio amante (il re dei pirati), che non vede da ben 6 anni e farsi sposare. Ma l’impero è sulle sue tracce e la strada è lunga e piena di pericoli. Lei e la sua ciurma riusciranno a farcela?
Il mondo in cui i nostri eroi vivono si chiama Wild blue, una sorta di mini sistema solare formato da piccole isole che fluttuano intorno ad una piccola stella. Questo sistema solare è delimitato dal cielo, dove oltre c’è solo il vuoto cosmico e il fondo conosciuto come la profondità, un’ammasso di nubi tossiche che corrodono anche le navi più corazzate e dove giganteschi predatori aspettano di afferrare gli incauti viaggiatori.
La nostra eroina e il resto dei protagonisti devono trovare il modo di contattare il capitano Uriah nel suo nascondiglio segreto e fare in modo di compiere il loro destino.
Il gioco ha una struttura molto semplice e predilige la narrazione ai calcoli matematici.
Ogni scheda personaggio descrive il PG e le sue abilità: non ci sono statistiche o altri valori aggiunti quindi i bonus sono ridotti al minimo.
Vediamo per primo il lato aritmetico del gioco: i test. Ognuno di essi si effettua con uno o più D6 a scelta del giocatore. Ogni PG ha una riserva di dadi (si inizia con 7), che può utilizzare durante ogni prova. Se un’abilità corrisponde al test, si lancia un dado gratuito senza prenderlo dalla riserva, più da quest’ultima quelli che si vuole. Se almeno uno dei dadi supera o pareggia il valore di difficoltà, la prova è superata.
La narrazione del gioco non è più articolata a livello di regolamento ma, come ogni gdr narrativo, dipende dai giocatori e dalla loro capacità di interpretazione.
Ogni personaggio ha una serie di “chiavi” e segreti. Le prime sono gli obbiettivi e gli atteggiamenti che ha quel personaggio, le seconde sono abilità passive e/o attive.
Quando un personaggio compie una chiave, ottiene un punto esperienza o un dado. Le chiavi non vanno perse quando si compiono. I punti esperienza ottenuti con esse, possono essere spesi per aumentare le proprie abilità. Questo ci permette di lanciare un dado gratuito in più, sbloccare nuove abilità o acquistare nuove chiavi.
A mio avviso la cosa migliore è acquistare nuove chiavi: avere più modi per ottenere esperienza fa sempre comodo!
Il gioco ha una sola avventura, la storia del viaggio di lady blackbird e dell’equipaggio del gufo.
Non c’è molto materiale per il master, infatti molto viene lasciato in mano all’interpretazione dei giocatori.
Nonostante la presenze di una singola avventura, questo gdr ha una buona rigiocabilità.
Creare nuovi scenari o cambiare percorso dalla partita precedente, non è cosa difficile, specie per i master più creativi.
I giocatori possono aiutare cambiando strategie e decidendo percorsi alternativi.
In breve il gioco è tutto in mano ai partecipanti e ciò permette di cambiare e modificare l’avventura ogni volta che si ricomincia.
Lady Blackbird è virtualmente infinito, dove avventure aggiuntive, altri personaggi e nemici possono aggiungersi mano mano che i giocatori sviluppano la narrazione.
Nella sua semplicità e struttura rapida Lady Blackbird offre un buon gioco di ruolo per chi sia appassionato di narrazione e non ami i calcoli matematici lunghi e complicati.
Il gioco si adatta bene per chi ha una buona interpretazione e si diverta a recitare il proprio personaggio.
Purtroppo ha anche aspetti che, personalmente, non trovo molto accattivanti. Il sistema delle chiavi, se pur aiuti a mantenere i personaggi fedeli al loro background, non aiuta il master nell’assegnazione di esperienza e dadi alla riserva.
Ogni personaggio non ha una quantità di danni a cui fare riferimento, ma semplici effetti, come arrabbiato o ferito eccetera, che si applicano quando si falliscono le prove.
Nonostante ciò è un bel gioco divertente, che consente a chi ha molta fantasia, di costruire una campagna con facilità.
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