Detective è un fantastico gioco da tavolo!
“L’Antares è stata creata per occuparsi dei casi più difficili, e vi mette a disposizione la tecnologia più avanzata. Le tecniche forensi più efficaci e un approccio psicologico all’avanguardia. Adesso, voi, dovrete metterci tutta la vostra professionalità” R.Delaware
Quando per la prima volta sentii parlare di Detective, fui un tantino scettico sull’effettivo appeal che avrebbe potuto portare un gioco del genere. Dai, parliamoci chiaro, le applicazioni stanno invadendo un pò troppo questo nostro mondo. Vedendo la struttura di questo gioco mi venne da pensare che, forse, si era passato un pò il limite. Così mi sono deciso a prenderlo, per vedere se effettivamente i miei dubbi erano fondati. In un Venerdi qualunque, insieme ad altri quattro provetti investigatori, abbiamo “affrontato” questo titolo, e quello che segue è il rapporto di quella serata.
Collochiamo la plancia che rappresenta idealmente la città di Richmond al centro del tavolo. Posizioniamo il nostro segnalino squadra sul quartier generale, e la pedina giorno sul giorno 1. Poi, ogni giocatore riceve una tessera detective, un badge identificativo del suo personaggio nel gioco, ognuno con un’abilità diversa ed unica che può tornare utile durante il caso. Queste tessere ci diranno anche quanti e quali segnalini abilità porre nella riserva comune della squadra. Dopodiché ci dovremo collegare al database dell’Antares, un vero e proprio database con nomi, cognomi, impronte digitali e tutto il resto. Dopo esserci iscritti, selezionare il caso che andremo ad affrontare.
Dal Libro dei casi leggeremo l’introduzione al caso che ci apprestiamo ad affrontare, che ci dirà antefatto, obiettivo e possibili piste iniziali. Infine, preleveremo il mazzo corrispondente al caso dalla scatola, e senza mischiarlo o leggerlo prima, lo posizioneremo vicino la plancia. Tutto il resto sarà solo frutto di deduzioni e intuizioni da parte del gruppo, ecco perché viene consigliato l’uso di carta e penna.
In un attimo, non appena letta l’introduzione al primo caso, ci troviamo nel mezzo dell’azione. Il tempo stringe, ogni cosa che decideremo di fare consumerà una o più ore della nostra giornata lavorativa (nove ore). Molte piste che decideremo di seguire potrebbero essere soltanto un vicolo cieco; insomma, quello che effettivamente succede a qualsiasi detective ogni giorno. Le nostre azioni verrano risolte dalle carte del mazzo del caso, numerate e sistemate in modo da poter essere prese senza spoiler. Dal database, dove troveremo moltissime informazioni su possibili sospettati e dove, vera e propria marcia in più, potremo confrontare le impronte digitali dei sospetti con quelle trovate sul campo. Le azioni possibili saranno:
Ogni azione che decideremo di intraprendere dovrà essere risolta obbligatoriamente prima di poter proseguire, il che potrebbe farci perdere tempo in piste inutili o che magari non portano dove noi vorremmo. Ecco perché cooperare fino all’ultimo, prima di prendere una determinata pista risulta fondamentale. Alla fine di ogni caso, a seconda di quello che saremo riusciti a scoprire con il tempo a nostra disposizione, dovremo redarre il rapporto finale, che ci porrà di fronte a delle domande su quello che eventualmente avremo scoperto, e dando un punteggio su quanto la squadra si è mossa bene sul campo e su cosa realmente si è riusciti a scoprire, in attesa del nuovo caso, che ricordiamo essere collegato al primo e a tutti gli altri (5 nella scatola base, ma altri disponibili online)
“Quando ci vediamo per il secondo caso?” Con questa frase termina la nostra sessione, e di conseguenza il nostro primo caso, con un punteggio piuttosto alto. Quasi tre ore, volate letteralmente, alla ricerca di un movente, di relazioni e possibili scenari alternativi (non dirò altro per non spoilerare nulla). Quella che era inizialmente la mia più grande remora sul gioco, si e’ dimostrata essere il suo vero punto di forza. Il Database: sembra veramente di essere in una fiction alla CSI! “Il tizio X era a casa di Y quella sera, SICURO!”, “Si, ma dal rapporto della polizia sul database le sue impronte non sono state trovate sul luogo del delitto”.
Insomma, Detective segna un nuovo target per quello che riguarda il genere, e si pone a capostipite di una categoria che finora non si era spinta così avanti e non lo aveva fatto così bene. Una miriade di informazioni, di tasselli e di scenari che soltanto grazie ad un lavoro di squadra e ad un briciolo di fortuna si potranno collegare l’un l’altro. Una piccola perla, che gli appassionati del genere non potranno assolutamente perdersi.
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