In questo articolo troverete la top ten dei giochi da tavolo, 10 titoli perfetti per iniziare a giocare, per chi non conosce i giochi da tavolo e vorrebbe iniziare.
“L’uomo è più vicino a se stesso quando raggiunge la serietà di un bambino intento nel gioco”. Eraclito
Quante volte alla domanda: “Conosci i giochi da tavolo?”, avete risposto: “Ah si, Monopoli, Risiko, Cluedo”. Tutto questo perché effettivamente sono i giochi che, fin dalla nostra infanzia, ci hanno accompagnato, e che in un modo o nell’altro tutti abbiamo nei nostri scaffali. Ma se io ora vi dicessi che il panorama ludico si è decisamente allargato, e che, solo nel 2021, l’editoria dei giochi in scatola ha sfornato ben 5720 titoli, cosa pensereste? Esatto! che magari, svoltando a sinistra a parco della vittoria potreste aprirvi un mondo che non è legato soltanto a quei 5-6 titoli mainstream che ormai conosciamo tutti.
Con questo articolo io vorrei proporvi quelli che secondo la nostra redazione sono i 10 titoli perfetti per iniziare a “giocare diversamente”. Giochi con poche regole, facili da comprendere e assimilare e che si giocano in un’ora e mezza, due, con tutta la famiglia.
2-4 giocatori, 10+ anni, 30 min., Marc Andrè
In Splendor saremo dei collezionisti di gemme, intenti a cercare di diventare il più ricco tra i giocatori. Velocissimo gioco di carte con una componentistica invidiabile, questo titolo riesce a divertire con pochissime semplici regole: Nel nostro turno infatti potremo: prendere delle gemme al centro del tavolo o acquistare delle carte (con le gemme prese nei turni precedenti). Ogni carta acquistata fornirà dei punti a fine partita e diverrà una gemma del colore stampato sulla carta, rendendo sempre più facile acquistare carte. Il bello di Splendor sta soprattutto nel fatto che tutte le carte acquistabili sono visibili sul tavolo ed accessibili a tutti, creando così quella sfida tra giocatori per acquistare quella determinata carta, rubandola di fatto agli avversari. Crearsi il proprio motore di gioco alla fine risulterà fondamentale per riuscire ad acquistare carte sempre più potenti e chiudere la partita. Adatto a chi ama giochi con poche regole ma allo stesso tempo non disdegna competizione e colpi bassi. Poco adatto invece a chi non ama pensare troppo lontano dal turno in corso, ad una strategia a lungo termine per capirci.
2-4 giocatori, 8+ anni, 15 min., Bruno Cathala
Puzzle game dalla grafica cartoonesca, questo titolo di Cathala è un vero gioiellino, perfetto per iniziare a giocare. Dovremo cercare di costruire il nostro impero con delle tessere prese da un pool di 4 al centro del tavolo. L’ordine con cui si sceglie la tessera nel turno in corso determinerà chi sceglierà per primo nel prossimo. Ogni tessera rappresenta uno o due tipi di territorio (acqua, deserto, foresta ecc..) che dovremo incastrare nel nostro regno non superando la soglia del 5×5. A fine partita si conteranno i punti moltiplicando il numero di territori di ogni tipo per le corone (presenti soltanto in alcune tessere). Un must per tutta la famiglia, a prima vista Kingdomino può sembrare un gioco più adatto ai bambini. Anche NO! Vi assicuro che ogni partita sarà un pensare a come costruire il proprio impero cercando di capire cosa possa servire ai vostri avversari e cosa potrebbero rubarvi nei turni seguenti. Adatto a chi ama i puzzle game in generale e a chi predilige un pizzico di fortuna, data dall’uscita delle tessere turno dopo turno. Proprio quel pizzico di fortuna però lo rende inadatto a chi ama avere il controllo delle proprie azioni.
2-4 giocatori, 7+ anni, 30 min., Masao Suganuma
Giochino leggero e piacevole, machi koro riprende la consolidata meccanica di “I coloni di Catan” e la ripropone in un gioco più leggero e spensierato. Obiettivo: costruire 4 edifici principali nella nostra città. Per farlo avremo bisogno di soldi e molta molta fortuna. Infatti, ogni edificio davanti a noi produrrà monete in base al risultato dei dadi lanciati nel nostro turno, ma anche nel turno degli avversari! Inizieremo infatti con due edifici e via via potremo acquistarne altri (UNO soltanto per turno). Ad ogni turno lanceremo uno o due dadi e attiveremo l’edificio corrispondente in base al numero uscito. Esistono 3 tipi di edifici: quelli che produrranno monete solo nel nostro turno o quelli che si attiveranno anche nei turni degli avversari. Capiterà molto spesso infatti che il risultato dei nostri dadi farà produrre i nostri avversari lasciandoci a bocca asciutta. Quale edificio acquistare e come costruire la nostra piccola città è l’obiettivo di questo gioco, ma occhio agli edifici speciali! Alcuni infatti potranno far rubare agli avversari monete dalla nostra riserva, arricchendo i diretti concorrenti. Alla fine del turno potremo acquistare un nuovo edificio o sbloccarne uno principale. Il primo che ne sbloccherà 4 avrà vinto la partita. Questo è uno dei pochi titoli con il quale ho veramente scoperto la parola “rosicare”. Perfetto per chi ama prendersi in giro durante le partite e alla fine. Poco adatto ai rosiconi e a chi non ama giochi quasi totalmente incontrollabili.
2-4 giocatori, 10+ anni, 60-90 min., Michael Menzel
Primo collaborativo di questa lista, Andor è un titolo che mette tutti d’accordo. Amanti della fortuna e dei dadi e calcolatori freddi e analitici. Partiamo col dire che, essendo un cooperativo, i giocatori dovranno collaborare per vincere contro… il gioco! Tipologia che ultimamente sta prendendo molto piede i collaborativi sono giochi da intavolare quando hai persone a cui non piace molto la competizione tra giocatori. Andor però non è il giochino facile e divertente che pensate. Missione dopo missione dovremo cercare di impedire ai mostri della regione e al drago di entrare nel nostro castello, cercando di salvare contadini indifesi, recuperare erbe mediche per il Re e scovare streghe portatrici di notizie. Per farlo avremo un tot di tempo ciascuno, che potremo spendere per muoverci, combattere i nemici e portare a termine missioni. Ma se da un lato uccidere i mostri possa sembrare la via più semplice, dall’altra ogni mostro che uccideremo ci farà avanzare tra i turni più velocemente, portandoci più avanti nella storia, che terminerà dopo un numero fisso di turni. Scelte difficili e sempre sul filo del rasoio rendono Andor uno dei migliori cooperativi sul mercato. Anche se con poche regole, resta uno dei giochi più profondi che abbia mai provato. Adatto per tutta la famiglia e per quei gruppi a cui interessa poco darsi battaglia. Poco adatto a competitivi incalliti e giocatori a cui interessa poco una sana e minuziosa strategia per raggiungere l’obiettivo.
2-4 giocatori, 8+ anni, 45 min., Lorenzo Silva, Andrea Crespi e Stefano Castelli
Dico Pozioni Esplosive e subito mi viene in mente Candy Crush, non so perché! Questo è forse il titolo perfetto per far iniziare a giocare praticamente ogni tipo di persona. Amato dalle ragazze e dalle donne, adorato dai bambini e non disdegnato per nulla anche da noi maschietti, Pozioni Esplosive introduce una meccanica unica e mai più usata nei giochi da tavolo (Forse in Gizmos, ma parliamo comunque di tutt’altro gioco). Obiettivo del gioco: Creare pozioni magiche da bere per innescare effetti speciali contro i nostri avversari o a nostro benificio. Come? Ecco dunque il bello di Pozioni Esplosive. Nel nostro turno prenderemo una pallina colorata da un dispenser che ne contiene 40, divise in 5 file da 8. Se la pallina che toglieremo farà “collidere” due palline dello stesso colore, per effetto della caduta, prenderemo a nostra volta anche tutte quelle palline, e via via finché a scontrarsi saranno 2 palline di diverso colore. Le palline così prese verranno messe direttamente nel calderone delle 2 pozioni che stiamo creando al momento o in un’ampolla di riserva. Una volta creata la pozione potremo berla subito o nei turni seguenti. Chi per primo ne creerà un tot in base al numero dei giocatori, innescherà la fine della partita, dando il via al conteggio dei punti. Perfetto per tutta la famiglia e per i gruppi di giocatori che amano giochi veramente leggeri e senza tante sovrastrutture, è indicato veramente per tutti. Non riesco a trovare un tipo di giocatore che potrebbe non divertirsi con Pozioni Esplosive, se non chi non ama la troppa semplicità.
2-4 giocatori, 8+ anni, 60 min., Julian Courtland-Smith
Primo titolo della Top 5, questo The island, che ha visto innumerevoli riedizioni nel corso degli anni, è uno dei giochi più cattivi che io conosca, per quanto possa essere veramente molto semplice. Il nostro obiettivo è salvare quanti più nostri naufraghi possibile da un’isola che sta letteralmente sprofondando, cercando di non farli mangiare da squali e balene. Ad inizio partita piazzeremo i nostri naufraghi sull’isola, tenendo conto che non tutti valgono ugualmente. Avremo pedine che valgono da 1 a 6 e una volta piazzate non potremo piu controllare quanto valgono per tutta la partita. Una lotta anche con la nostra memoria dunque. Durante il nostro turno quindi avremo 3 mosse per cercare di portare i naufraghi sulla terraferma, facendoli nuotare o dotandoli di barche lasciate in giro per la mappa. Cosa carina è che potremo trasportare con noi anche naufraghi avversari, o magari farci trasportare a nostra volta. Alla fine del turno attiveremo un mostro che mangerà qualche malcapitato che si trova in mare e poi faremo sprofondare un pezzo di isola, togliendo l’esagono corrispondente e facendo sprofondare anche l’eventuale naufrago che si trovava sopra e che ora si troverà in balia dei mostri marini. Gioco cattivissimo e dalle ritorsioni senza fine, questo è il titolo adatto per chi ama la competizione nuda e cruda. A fine partita infatti, conteremo solo i punti delle pedine salve e credetemi, non sarà affatto facile ricordarsi quali sono quelle che valgono di più. Titolo perfetto per tutti coloro che hanno qualche conto in sospeso con qualcuno e vogliono regolarlo intorno ad un tavolo. Astenersi anche qui rosiconi e poco competitivi.
2-5 giocatori, 10+ anni, 90-120 min., Andrea Chiarvesio e Luca Iennaco
Gioiellino tutto nostrano, Kingsburg ci mette di fronte ad una sfida sempre nuova grazie ad una meccanica semplice, carina e mai banale. Obiettivo del gioco, fare più punti possibile costruendo edifici sulla nostra plancia e ricacciando i nemici che ogni turno attaccheranno tutti i giocatori. Per farlo avremo 3 dadi che lanceremo ad ogni turno e, a giro con gli altri giocatori, piazzeremo sul tabellone che rappresenta 18 personaggi. Ogni personaggio potrà essere usato da un solo giocatore per turno e ci darà risorse e bonus utili per costruire i nostri edifici. Nel corso dei 5 turni quindi, cercheremo di ottimizzare di volta in volta i lanci dei dadi, stando attenti a non farci possibilmente rubare quel personaggio nel turno in cui ne abbiamo bisogno. Kingsburg è letteralmente il titolo che ognuno di noi giocatori esperti ha provato almeno 3 volte nella propria vita ludica. Interazione, strategia ed un pizzico di fortuna sono qui fuse in maniera veramente precisa. Questo titolo ha veramente tutte le carte in regola per essere uno dei must da provare per iniziare il nostro percorso in questo mondo. Adatto veramente a tutti. Potrebbe non piacere a chi odia i dadi, ma fidatevi anche voi. Dategli una possibilità!
2-4 giocatori, 10+ anni, 60-90 min., Michael Tummelhofer
Altro must per chi vuole iniziare a giocare da tavolo, Stone Age è il titolo perfetto per chi ama una sfida leggermente più alta rispetto ai titoli citati finora. Considerato l’introduttivo al genere del “piazzamento lavoratori”, in Stone age controlleremo una tribù preistorica intenta a vivere la difficile vita di tutti i giorni. Il tabellone rappresenta un piccolo villaggio e le sue zone limitrofe. Ogni spazio potrà ricevere un numero fisso di pedine. Ad ogni nostro turno potremo mandarne 1 o più in uno spazio libero e non occupato da altri giocatori. Ogni spazio sarà un’azione: Raccogliere legno, pietra, oro, procreare, costruire capanne che daranno punti vittoria o raccogliere oggetti che ci daranno più bonus. Stone Age è la sfida adatta per chi vuole cimentarsi subito in un gioco con qualche regola in più, comunque facile da assimilare. Anche qui l’interazione è piuttosto forte e spesso ci troveremo davanti al dilemma di quale azione occupare per prima, lasciando inevitabilmente qualcosa agli avversari. Perfetto per chi ama fare calcoli legati ad un pizzico di fortuna. Poco adatto a chi non ha mai giocato in vita sua, per via della quantità di regole rispetto a qualsiasi altro introduttivo.
2-4 giocatori, 10+ anni, 90-120 min., Klaus Teuber
Qui, sono sicuro, non sto parlando di un gioco sconosciuto o tra i meno conosciuti. Citato anche in una celeberrima puntata di The Big Bang Theory, Catan è in assoluto uno dei migliori giochi in circolazione per iniziare a giocare. Il tabellone modulare (cambia ad ogni partita) rappresenta un’isola circondata da porti e tessere mare. Ogni tessera di questa isola è una risorsa (ce ne sono 5 totali). Obiettivo del gioco arrivare a 10 punti vittoria, costruendo insediamenti e strade o pescando carte che potremo giocare durante il gioco. Nel nostro turno per prima cosa tireremo 2 dadi, che attiveranno un esagono soltanto dell’isola. Tutti i giocatori che avranno una costruzione su un lato di quell’esagono, raccoglieranno la risorsa… si esatto. Potrebbe anche essere che faremo raccogliere soltanto i nostri avversari nel nostro turno. Dopodiché potremo scambiare risorse con i nostri avversari, dando via a vere e proprie compravendite che mia madre al mercato levati proprio, e infine costruire. Ed è veramente tutto qui il regolamento di Catan che, con 10 minuti di spiegazione vi farà passare 2 orette adrenaliniche, cercando di farvi dare quell’argilla che vi serve dall’unico che in quel momento ce l’ha. Perfetto per chi ama mettersi in gioco e per chi ama la contrattazione. Non adatto assolutamente a timidi e rosiconi. Catan DEVE essere giocato almeno una volta nella vostra vita. ASSOLUTAMENTE!
2-4 giocatori, 8+ anni, 30-45 min., Klaus-Jurgen Wrede
Considerato da tutti l’introduttivo perfetto, Carcassonne è un puzzle game adatto a tutti. 4 regole e una rigiocabilità pazzesca fanno di questo titolo IL titolo per iniziare. L’obiettivo è semplice: cercare di fare più punti andando a formare la regione di Carcassonne con le tessere che pescheremo da una pila condivisa. Avremo 8 pedine che potremo piazzare di turno in turno sulla nuova tessera appena pescata e piazzata sul tavolo, attaccata legalmente ad un’altra già presente. Le pedine appena piazzate quindi potranno estendere il nostro controllo su strade, città, monasteri e campi. Una volta chiusa un determinato tipo di costruzione, prenderemo punti in base alla grandezza della stessa, recuperando di fatto anche la pedina usata per controllarla. Dovremo quindi anche stare attenti a non usare tutte le pedine disponibili, rimanendo a secco per una tessera più vantaggiosa. Semplicità al servizio di un’eleganza quasi unica per questo gioco che rimane il Re degli introduttivi. Perfetto per chiunque, non stancherà mai, ne rimarrà noioso o superato. Sono presenti sul mercato tantissime espansioni per Carcassonne, che elevano un titolo già molto interessante a gioco DA AVERE in collezione.
Allora, non vi è venuta voglia di giocare?
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